La Ghiacciaia era uno strumento indispensabile per la conservazione degli alimenti
deperibili e per l’attività casearia, collegata all’allevamento del bestiame in
cascina.
La Cascina Favaglie S.Rocco, nei cui pressi è ubicata la ghiacciaia, è una delle
classiche cascine lombarde a corte chiusa. La Cascina è ubicata ad Ovest di Milano,
nel territorio del Comune di Cornaredo.
Tracce dell’esistenza della cascina si hanno già dal 1272. Per questi aspetti
storici rimandiamo al libro edito da Italia Nostra “Cascina Favaglie S.Rocco”.
Per quanto concerne la ghiacciaia, non esistono dati certi sull’anno della sua
edificazione: forse faceva parte dell’antica cascina demolita o forse è contemporanea
all’attuale cascina ed alcune sue pertinenze, che risalgono al 1830, quando il
Duca Ferdinando Serbelloni Sfondrati, Generale di cavalleria al servizio del Feld
Maresciallo Radetzky, fece abbattere gli ormai fatiscenti fabbricati della prima
cascina per sostituirli con i nuovi.
Il Comune di Cornaredo, che ha avuto in cessione la Ghiacciaia dalla Società
Alhafin, ha a sua volta affidato in comodato questi edifici alla sezione locale
di Italia Nostra Milano Nord Ovest.
Come viene utilizzata la Ghiacciaia

Ogni inverno, quando intorno tutta la campagna ghiacciava, i contadini prelevavano
neve e lastre di ghiaccio, che con i carri portavano in cascina.
La neve ed il ghiaccio venivano introdotti mediante uno scivolo dall'ingresso
Nord.
Una volta portati all'interno della ghiacciaia, il ghiaccio e la neve venivano
sistemati al centro, lasciando uno spazio perimetrale dove lungo la parete, su
apposite mensole, erano sistemati gli alimenti da conservare. Per evitare che il ghiaccio o la neve depositati divenissero con il tempo un
unico blocco, tra gli strati, per ogni 20 - 30 cm di spessore, veniva interposta
della paglia o della pula di riso.
Durante il periodo estivo, oltre a raffreddare l’ambiente, il ghiaccio veniva
anche utilizzato per molteplici usi, tra i quali quello sanitario; ad esempio per stroncare le
febbri, quando erano troppo alte.
In tempi abbastanza recenti, con l’avvento della produzione industriale del ghiaccio
e con il cessare dell’attività casearia della cascina, la ghiacciaia venne abbandonata,
e, per recuperare lo spazio in cui sorgeva, vi fu anche l’intenzione di abbatterla.
Per nostra fortuna furono solo demoliti parte del contrafforte e parte dell’ingresso
Ovest, ma poi, data la resistenza e la mole di lavoro necessari, i demolitori
desistettero.
Con la definitiva cessazione dell’attività agricola nella cascina, avvenuta intorno
agli anni 70, della ghiacciaia si erano perse tracce e notizie, fino a quando
una collina vegetata, esistente dietro alla cascina, non destò l’interesse dei
volontari della sezione d’Italia Nostra Milano Nord- Ovest.
Accertato che quella massa di rovi nascondeva una grande ghiacciaia, dal 1987
sono iniziati i complessi interventi di conservazione e restauro che hanno consentito
con il lavoro dei volontari e i contributi degli amici sostenitori, di raggiungere
nel 2006, dopo quasi venti anni, lo scopo prefisso: il completo recupero della
“Ghiacciaia Favaglie”.